domenica 30 settembre 2012

Non gioco più!

La discussione sul nuovo colore del Palazzo in piazza ha generato la presa di posizione dell'Amministrazione Comunale.
Certo, perchè se all'apertura di quella pagina FB è stato dichiarato che quello "era organo ufficiale dell'Amministrazione" (e così è stato chiamato il gruppo), la presa di posizione di un solo membro riflette, probabilmente, il pensiero di tutta l'Amministrazione.
Peccato! Perchè è stata (o forse sarà ancora) l'occasione di dar voce allo scontento del Paese.

Come ho già detto nel post su FB, i favorevoli di norma non esprimono il loro pensiero: sono d'accordo e quindi non hanno bisogno di esternare la loro posizione. 
Anche a livelli più alti critiche e emendamenti provengono in massima parte da scontenti e da opposizioni. Quindi: perchè meravigliarsi? E si sa: le opposizioni o gli scontenti non esprimono quasi mai le loro obiezioni in modo pacato. Ancora: perchè meravigliarsi dei toni?
Tutto rientra nella prevedibile normalità del contraddittorio.
Ma credo che le ragioni dello "scontro" (che parola grossa!) siano da ricercare non nei singoli fatti, ma nell'atteggiamento o, se volete, nell'abitudine.
Ho l'impressione, venendo da fuori, che a Candia si sia persa l'abitudine di confrontarsi, di discutere, magari anche di litigare.
Forse sono gli influssi liguri che hanno fatto aumentare il "mugugno" a scapito dell'aperta contestazione o disapprovazione.
Forse è il fatto di essere un piccolo Paese (solo in termini numerici!) che limita le critiche: è difficile criticare apertamente un amministratore che forse frequenti per lavoro o addirittura per rapporti di parentela o per consolidata amicizia. Rischi di rovinare i rapporti esistenti e, per quieto vivere, accetti e ti limiti al "mugugno". Sono pochi quelli che esprimono apertamente il loro parere.
Forse è l'abitudine a "incasellare" le persone in funzione di quello che dicono: se mi piace il calciatore Del Piero, vengo incasellato come juventino. Ma ne siete sicuri?
Quindi, se contesto l'attuale amministrazione vuol dire che sono favorevole alla minoranza? O, addirittura, che "disprezzo" le persone della maggioranza?
Senza dubbio anch'io, come tutti, ho simpatie e antipatie. Come tutti, posso farmi dei giudizi sulle persone. Ma la critica politica (anche l'amministrazione di un comune è politica) dovrebbe prescindere dai sentimenti personali.
E allora anche chi è oggetto di critica dovrebbe aver fiducia che le contestazioni non sono riferite alla persona, ma al ruolo o alle decisioni prese. E così anche le approvazioni: c'è chi concorda con la scelta del colore di Scuole e Comune, ma critica l'operato complessivo.
Critica e approvazione sono a torto o a ragione?
Secondo me, nè uno, nè l'altro.
In ogni decisione entra sempre anche un aspetto di tipo personale e come tale differente da persona a persona. Non può esserci mai un torto totale, nè una ragione totale.
C'è, però, lo scambio di idee. Anche in forma di critica. E' il motto di questo blog: "se tu hai un'idea e io ho un'idea, e ce le scambiamo, entrambi abbiamo due idee" (G. B. Shaw).
Ma è arrivato il momento di aggiungerne un altro:
"Non condivido quello che dici, ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa essere libero di dirlo" (Voltaire).
Petizione, gruppo Facebook, blog, tutto ha contribuito a rendere palese il "mugugno" e quindi a dar modo di dimostrare se le contestazioni e le critiche hanno ragione di esistere o sono infondate.
A mio parere dovremmo essere tutti contenti di queste dicussioni, anche polemiche, perchè finalmente permettono di conoscere il pensiero di tutti. E un amministratore dovrebbe comprendere che questo aspetto è soltanto positivo.
Sottrarsi a questo confronto vuol dire dare ragione al "mugugno"; chiedere "interventi più pacati" non tiene conto delle differenti personalità, di chi si accalora e quindi usa parole forti, e di chi è maggiormente abituato a discutere e usa toni più quieti.
Ma bisognerebbe andare oltre al tono e alla forma e badare maggiormente alla sostanza.
Se quelli che hanno scritto su FB non riconoscono ciò che (a suo dire) ha fatto l'Amministrazione, dov'è l'errore? Irriconoscenza e ingratitudine? Mancanza di comunicazione? Scarsa aderenza agli effettivi bisogni?
Se ci si limita alla prima interpretazione e si chiude la comunicazione "perchè non la meritate", questo è veramente negativo.
Perchè presuppone che la ragione sia solo da una parte e che dall'altra parte vi siano soggetti che "vanno educati e istruiti".

3 commenti:

  1. Grazie Angelo. Come al solito sei riuscito a dire in modo molto pacato ma incisivo il pensiero credo non solo mio. Ribadisco la delusione che l'attuale amministrazione mi ha dato.parlo sia di maggioranza che di minoranza. La prima che non ha saputo leggere o non ha voluto leggere l'insoddisfazione di alcuni consiglieri, portandoli alle dimissioni (e anche qui qualcosina prima delle dimissioni si poteva fare). La minoranza che è inesistente. é giusto e doveroso da parte della minoranza non votare o astenersi ma con motivazioni fondate (vedi bilancio) non solo perchè è compito della minoranza fare opposizione. Tutto questo consiglio comunale è molto discutibile, ma purtroppo la discussione non sempre è gradita, non si sa se è per i toni o perchè non si ritiene la popolazione all'altezza di poter esprimere opinioni. Mi dispiace comunque che poi alla fine sono sempre i soliti personaggi che dirigono l'orchestra e il paese di Candia oltre a lamentarsi sempre (non sempre a proposito) non ha ancora capito che per il buon governo di un paese non bisogna guardare solamente al tornaconto personale ma al bene collettivo. Sarà pura utopia? forse si, ma mi piace pensare che prima o poi Candia si sveglierà dal torpore che la avvolge e personaggi che da decenni indirizzano le decisioni politiche solamente in base ai loro interessi verrano messi in minoranza e finalmente si inizierà a pensare a dare al nostro paese un pò di vita. Rosella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie del tuo intervento. Spero di non sembrarti presuntuoso o pedante, ma vorrei rifarmi agli studi scolastici di una fila di anni fa, quando studiavo ancora il latino. 'zzo c'entra il latino?
      Amministratore deriva dal latino minister, che a sua volta deriva da minus, cioè "meno", cioè qualcuno che dipendeva da qualcun altro e lo "serviva". Da intendersi non alla lettera, ma comunque il senso è: il "minister" (o l'amministratore) è al servizio dell'amministrato e svolge il suo compito soddisfacendo le necessità dell'amministrato. E' naturale che, nel tempo, l'amministratore ha acquisito sempre maggiori conoscenze e competenze nel lavoro che svolgeva, sino a diventare, nel campo dell'amministrazione in genere, indispensabile e, a volte, insostituibile. Acquisendo così sempre maggior potere e stravolgendo i ruoli. Ha mantenuto il nome, ma non è più "minus" rispetto all'amministrato. Dobbiamo recuperare i ruoli: dobbiamo quindi acquisire, se non le stesse competenze, almeno le stesse informazioni. In questo modo potremo esercitare il nostro ruolo di controllo e di delega: deleghiamo l'amministrazione a chi ha maggiori competenze tecniche di noi, ma manteniamo il potere di controllo e, naturalmente, di critica. E, soprattutto, dovremmo quando ci è possibile ricominciare a fare delle scelte "positive": scegliere PER e non CONTRO. Negli ultimi anni abbiamo sempre fatto delle scelte di tipo negativo, a tutti i livelli: scelgo X perchè NON MI PIACE Y; voto Tizio perchè Caio è antipatico. Pensa se adottassimo lo stesso sistema anche nella vita privata: sposo lui, perchè l'altro è biondo! Abbiamo imparato a scegliere il "meno peggio". Dobbiamo ricominciare a scegliere "il meglio". Ma per farlo dobbiamo informarci e parlare e scambiare idee. E dobbiamo ricominciare a chiedere ai candidati, di qualsiasi tipo, non quali sono i difetti altrui, ma quali sono le loro (dei candidati) qualità.
      Ciao, anonimo Rosella!

      Elimina
  2. Caro Angelo, per la prima volta mi sento in dovere di commentare un tuo post.
    Concordo pienamente con quello che hai scritto e penso che l'ottanta per cento dei votanti candiesi ed italiani si riconosca nel modello di voto da te spiegato: l'Anti-voto.
    Penso sia una caratteristica tipica italiana che si manifesta in ogni tipo di votazione, elettiva o referendaria che sia!(il riferimento al referendum è puramente casuale!!)
    Forse per la prima volta vedo, almeno a livello nazionale, una persona che mi possa rappresentare e spero di poterla trovare anche alle prossime elezioni comunali!
    Il problema rimane purtroppo il modo di fare politica; non è possibile che nel 2012 si apra un gruppo su FB, oppure come nel tuo caso un blog, e non si accettino critiche, sempre animate dall'essenza del motto di Voltaire, o obiezioni che producano, finalmente, una discussione tra varie persone e punti di vista.
    Se il gruppo in questione l'avessi creato io sarei contento dell'interesse e delle reazioni che ha suscitato, ma a questo punto non posso che essere deluso dai nostri "amministratori comunali" che si chiudono sempre più in una stretta cerchia di approvazione senza un vero confronto con la nostra realtà.
    Penso sia giunta l'ora di trovare una seria alternativa!
    Sono consapevole, visto che lo hai specificato anche in qualche post, che questo non sia il luogo più indicato per una tale proposta, ma spero tu non ti offenda se, in futuro, questo blog sarà la nostra Agorà candiese.
    Saluti

    RispondiElimina