sabato 29 settembre 2012

Note sul PGT - 10

Probabilmente questo sarà l'ultimo intervento sul PGT. Non ho la presunzione di pensare di aver detto tutto quello che, probabilmente, si poteva dire su un documento così complesso, ma anche così interessante e importante per una pianificazione del futuro del paese.
Oggi vi invito a leggere quanto è scritto nel Documento di Piano, Fascicolo 11 - Norme paesaggio.
In particolare l'art. 33: Indirizzi nel settore agricolo.
E' vero che è specificatamente per gli agricoltori, ma il nostro è un paese agricolo e tutti, chi più e chi meno, chi direttamente e chi indirettamente, siamo legati all'agricoltura.
Tutto ciò che possa generare uno sviluppo in questo settore, torna a vantaggio di tutti.
L'articolo in questione è, a mio parere, così interessante, da meritare di essere riproposto tale quale.

  1. Il Piano dei Servizi intende suggerire azioni di salvaguardia, valorizzazione e riqualificazione del settore agricolo e del paesaggio rurale, dai punti di vista agronomico, ecosistemico e paesaggistico, conferendogli quei caratteri di “multifunzionalità” e di attiva partecipazione alla gestione del territorio agricolo, in collaborazione con le aziende agricole, le associazioni di categoria e gli enti provinciali e regionali.
  2. Le attività e le azioni suggerite a livello aziendale ed agronomico sono le seguenti:
  • Avviare una stretta collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e gli organi competenti a livello provinciale, favorendo e promuovendo i rapporti tra aziende agricole ed organi competenti ed avanzando: (qui, purtroppo, manca qualche parola, ma il senso si capisce lo stesso)
  • partecipare con le aziende a misure agroambientali, anche in ragione degli sviluppi del Piano di Sviluppo Rurale
  • creazione di un servizio di consulenza comunale che permetta la guida verso l'incentivazione delle rotazioni, l'abbandono della monosuccessione e le corrette scelte agronomiche
  • adottare un programma agroambientale interno, con emissione di bandi di finanziamento e partecipazione delle aziende a misure di mitigazione dell' impatto, per superfici, interventi e azioni non contemplati dalle misure di azione degli altri strumenti normativi vigenti
  • collaborare con le numerose aziende vivaistiche e di giardinaggio (dotate di idonei macchinari ed attrezzature) per eventuali lavori di manutenzione del territorio e per la promozione di iniziative (incontri, corsi, seminari) volte alla sensibilizzazione verso l'utilizzo di specie autoctone e/o locali nella realizzazione di giardini, aree verdi e alberature
  • organizzare eventi ed iniziative a livello fruitivo e turistico (percorsi, visite guidate, programmi di educazione ambientale) con il diretto coinvolgimento delle aziende locali
  • attività e azioni possibili a livello ecosistemico e paesaggistico
  • avviare, in convenzione con le aziende agricole, un programma per la gestione naturalistica e faunistica di alcuni ambiti prativi seminaturali, riducendo il numero di sfalci annui dietro erogazione di un contributo a compensazione del mancato reddito.

Per il momento di crisi in cui ci troviamo, credo che non si debba fare molto conto su contributi o interventi economici da parte del comune. Però l'intenzione di una particolare attenzione al comparto agricolo, lo stimolo a "fare rete", il supporto per la ricerca di fondi o finanziamenti in ambito europeo, l'offerta di un servizio di consulenza e la ricerca di collaborazione con enti associativi o sovracomunali, sono tutte iniziative positive.
Per la parte relativa all'organizzazione di eventi e iniziative, anche di carattere turistico, probabilmente si potrebbe coinvolgere l'attività volontaria di gruppi e associazioni già presenti in paese e stimolare la fantasia di tutti per proposte e progetti.
In questo caso il supporto dell'Amministrazione Comunale potrebbe limitarsi alla concessione di spazi e permessi e alla pubblicizzazione degli eventi. Forse si tratterebbe, da parte del Comune, di rinunciare a potenziali incassi. Ma è anche vero che, senza eventi o iniziative, quegli incassi non ci sarebbero comunque.
Naturalmente, tutto ciò resta una semplice illusione senza la fattiva collaborazione di tutte le componenti interessate, in primis gli agricoltori.
A presto.

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