Limitiamoci al futuro prossimo, perchè nel "lungo periodo" i nostri problemi o progetti saranno diventati problemi e progetti di qualcun altro.
Il PGT analizza la situazione della raccolta rifiuti in Lombardia, nella nostra provincia e nel nostro paese. E, come già detto in un precedente post, la raccolta rifiuti è un punto dolente di tutta la provincia e anche di Candia.
E' quindi uno degli aspetti critici che dovremmo sforzarci di migliorare e di trasformare in punto di forza.
A maggior ragione se pensiamo che nel prossimo, vicinissimo futuro, è prevista la modifica dell'imposta sulla raccolta rifiuti, modulata anche sulla produzione e sulla differenziazione.
E non ci si dovrebbe neanche dimenticare che normative europee, nazionali e regionali (a cascata) obbligano alla riduzione dei rifiuti prodotti e ad un loro corretto smaltimento, soprattutto attraverso la differenziazione e il riciclo.
Il "Piano d'azione per la riduzione dei rifiuti urbani in Regione Lombardia" (se volete leggerlo tutto lo trovate al link riportato a fine post) dice fra l'altro:
2.3 Riferimenti normativi per la riduzione e prevenzione dei rifiuti in ambito regionale
In ambito regionale la normativa di riferimento è la l.r. 26/03 e s.m.i. La legge (art. 22) prevede che le Regioni e le Province promuovano azioni al fine di incrementare il recupero di materia dai rifiuti e contenere la produzione e la pericolosità.la normativa di riferimento è la l.r. 26/03 e s.m.i. La legge (art. 22) prevede che le Regioni e le Province promuovano azioni al fine di incrementare il recupero di materia dai rifiuti e contenere la produzione e la pericolosità.
Tra le varie azioni che la legge prevede che vengano promosse dalla Regione vi sono:
l’effettuazione di ricerche per la progettazione di beni e imballaggi a ridotto impatto ambientale e l’istituzione di un marchio per prodotti e imballaggi ecosostenibili che premi l’utilizzo di materiali recuperati;
In ambito regionale la normativa di riferimento è la l.r. 26/03 e s.m.i. La legge (art. 22) prevede che le Regioni e le Province promuovano azioni al fine di incrementare il recupero di materia dai rifiuti e contenere la produzione e la pericolosità.la normativa di riferimento è la l.r. 26/03 e s.m.i. La legge (art. 22) prevede che le Regioni e le Province promuovano azioni al fine di incrementare il recupero di materia dai rifiuti e contenere la produzione e la pericolosità.
Tra le varie azioni che la legge prevede che vengano promosse dalla Regione vi sono:
- l’effettuazione di ricerche per la progettazione di beni e imballaggi a ridotto impatto ambientale e l’istituzione di un marchio per prodotti e imballaggi ecosostenibili che premi l’utilizzo di materiali recuperati;
- l’effettuazione di ricerche per la progettazione di beni e imballaggi a ridotto impatto ambientale e l’istituzione di un marchio per prodotti e imballaggi ecosostenibili che premi l’utilizzo di materiali recuperati;
- la diffusione di sistemi di imballaggi cauzionati a rendere degli utilizzatori industriali, tra cui il deposito cauzionale presso la ristorazione collettiva e le catene di grande distribuzione;
- la realizzazione di campagne di sensibilizzazione sui comportamenti di consumo orientato al contenimento della produzione dei rifiuti;
- il sostegno di iniziative, da parte degli enti locali, per la diffusione del compostaggio domestico da scarti alimentari e da rifiuti vegetali.
E già, in queste poche righe, vi sono alcune "azioni" di bassissimo impatto economico che potrebbero portare a qualche risultato.
Lo stesso documento, in altro punto, si collega, indirettamente, alla modifica della tassazione sui rifiuti:
Si evidenziano i vantaggi della cosiddetta "tariffazione puntuale", cioè quella calcolata in funzione dei rifiuti prodotti da ogni abitante. Quanto prevede la parte "variabile" della nuova RES, che sostituirà la TARSU. Ma per fare ciò occorre incominciare almeno a favorire la raccolta differenziata. Per stimolare questo aspetto, molti comuni in tutta Italia e anche in Lomellina sono passati al sistema di raccolta "porta a porta". E stanno ottenendo risultati di tutto rispetto, sia in termini di differenziazione, sia in termini di riduzione dei costi.
Anche se molti sono convinti che la raccolta porta a porta comporti invece maggiori oneri per i comuni e quindi per i cittadini.
Nel prossimo post vedremo se è vero o no.
Nel frattempo, potete anche scrivere i vostri commenti o le vostre proposte sul problema rifiuti, cassonetti, porta a porta, riciclaggio.
http://www.territorio.regione.lombardia.it/shared/ccurl/746/665/PARR_documento.pdf
personalmente ritengo per ora meno onerosa la raccolta diff. in piazzole idonee, magari controllate da un servizio di videosorveglianza. A proposito, ma a Candia sono state installate telecamere (e quindi si è sostenuta una spesa per tale servizio), come mai non funzionano? Sono dell'idea che sarebbe la soluzione ottimale per indurre anche i cittadini più reticenti a comportarsi civilmente e si potrebbe controllare meglio l'ordine pubblico (forse sono andata un po' fuori tema) ...
RispondiEliminaPosso dire che il tuo commento mi sembra un poschino contraddittorio?
RispondiEliminaSe è meno onerosa la raccolta in piazzole idonee, perchè aumentarne il costo con l'installazione di telecamere, da comperare e installare, che hanno bisogno di adeguata alimentazione elettrica e di manutenzione, altrimenti potrebbero risultare inefficaci?
Probabilmente ci sono anche ostacoli di tipo tecnico: è indispensabile che le telecamere riprendano bene i soggetti che utilizzano i cassonetti. Se ripresi di spalle, con una angolazione non ottimale, non è possibile applicare alcuna sanzione, nè ipotizzare chi siano, perchè si sconfinerebbe nella diffamazione o calunnia. E, banalmente, visto che i cassonetti hanno aperture su lati contrapposti, è sufficiente mettersi dalla parte in cui l'apertura del cassonetto nasconderà il "cittadino reticente" alla visuale delle telecamere.
Ma è comunque un'idea da tener presente, magari per quei punti in cui vi sia anche bisogno di un controllo di altro tipo e non finalizzato esclusivamente all'improprio uso dei cassonetti.
Non è la prima volta che vi è un riferimento all'ordine pubblico. Quali sono in effetti i problemi di ordine pubblico?
Dunque Angelo, per quanto riguarda la raccolta rifiuti mi trovo daccordo con quello che dice Davide..non penso che a Candia si possa ancora realizzare una raccolta porta a porta, visto che non si è ancora arrivati a riporre correttamente i rifiuti negli appositi spazi..Per quanto riguarda le telecamere ormai quasi tutti i paesi hanno sistemi di sorveglianza che funzionano, il ns. (per cui abbiamo già sostenuto una spesa) non funziona..come mai? I problemi li conosciamo tutti, certo non si potranno prevenire tutti gli episodi di microcriminalità, però certamente sarebbe un buon deterrente..per es. so che coloro che parcheggiano i camion nella apposita area hanno subito più di una volta furti di carburante..E poi anche gli incendi ai cassonetti, il parco e il viale sempre insozzato da un gruppo di maleducati che si potrebbero facilmente inquadrare...tanto per fare qualche esempio
RispondiEliminaPer l'alternativa fra cassonetti o raccolta porta a porta esprimo il mio parere nel post del 19.
EliminaInvece, per quanto riguarda le telecamere e il loro funzionamento, ovviamente non sono in grado di fornire nessuna risposta: bisogna chiedere all'amministrazione, forse risponderà.
So che gli autisti dei camion parcheggiati in via Mazzini hanno anche fatto una petizione per ottenere l'installazione di telecamere che fossero da deterrente per i furti di carburante: mi sembra che non abbiano ottenuto nulla. Forse una risposta personale, neanche la soddisfazione di una risposta pubblica tramite manifesti.
Il discorso sui maleducati che insozzano parco e viale si può benissimo accomunare alla scarsa propensione generale a utilizzare in modo adeguato i cassonetti.
sono daccordo con te sull'assordante silenzio da parte dell'amministrazione, come giustamente hai commentato oggi su FB.
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