venerdì 19 ottobre 2012

Cassonetti o porta a porta - 2

Secondo i commenti arrivati sull'argomento, sembra che ci sia una preferenza verso il sistema attuale: cassonetti per la raccolta differenziata.
Il numero dei commenti non è statisticamente significativo: 3. Non lo è neanche quello degli intervenuti: 2.
Anche se aggiungiamo gli interventi sulla pagina facebook dell'Amministrazione Comunale (sì, sì, la nostra! anche se non interviene!) non raggiungiamo un'analisi statistica significativa.
Ma solo da un punto di vista freddamente statistico. Quei pochi che sono intervenuti hanno comunque dimostrato che l'argomento gli interessa, che hanno voglia di esprimere la loro idea, che hanno voglia di confrontarla con quella degli altri. Che hanno voglia di applicare il motto di questo blog: se tu hai un'idea e io ho un'idea, eccetera.
Quindi, soprattutto per rispetto a quei pochi che hanno scambiato con me le loro idee, vado avanti sull'argomento dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Sono completamente d'accordo con chi scrive che, forse, è prematuro pensare alla raccolta porta a porta, quando non siamo ancora pronti a differenziare in maniera corretta ed efficace.
Per arrivare a questo risultato, sarebbe indispensabile una "campagna di sensibilizzazione": volantini, adesivi sui cassonetti, manifesti, incontri, riunioni, eccetera. Fra questi "eccetera", però, non bisogna dimenticare anche qualche azione un po' più drastica: ammonizioni e sanzioni.
E' uno dei compiti delle "amministrazioni" (altrimenti, perchè si chiamano così?): amministrano per ottenere risultati utili a tutti. E se qualcuno, fra quei tutti, rallenta il raggiungimento di quei risultati, devono intervenire. Perchè, appunto, rallentano e soprattutto perchè il loro comportamento va a svantaggio del resto della comunità.
Fra i compiti delle amministrazioni rientra anche quello di garantire la pulizia e il decoro delle strade. Per questo motivo non condivido il commento di chi scrive che "la raccolta porta a porta determina sporco diffuso, davanti a tutte le case. Meglio che lo sporco sia concentarto soltanto nelle piazzole dei cassonetti". Ho compreso lo spirito del commento, ma non ritengo che ci si possa accontentare del "meno peggio". Un'amministrazione comunale deve provvedere alla pulizia, "bacchettando" sia chi sporca, sia chi, eventualmente, non pulisce. A maggior ragione quest'ultimo, perchè dovrebbe essere il suo lavoro.
Secondo me, quindi, il motivo della maggiore o minore pulizia non dovrebbe entrare fra quelli utilizzati per la scelta fra due sistemi di raccolta rifiuti.
Secondo tutti gli studi fatti, secondo l'esperienza vissuta da altri paesi e nazioni, e secondo statistiche (questa volta molto significative), la raccolta porta a porta ottiene, in tempi rapidi, tre importanti risultati:
  1. la riduzione dei rifiuti;
  2. l'aumento della raccolta differenziata;
  3. la riduzione dei costi complessivi.
  • La riduzione dei rifiuti determina, da sola, una riduzione dei costi che normalmente si calcolano a tonnellate di rifiuti prodotti e smaltiti. Su questo punto vale la pena di aggiungere qualcosa. Il peso dei rifiuti si può calcolare in modi differenti: può esserci un sistema automatico e puntuale di pesatura, man mano che il camion svuota i cassonetti; oppure un sistema di pesatura "presunta": ogni cassonetto contiene tot. peso di rifiuti, che viene moltiplicato per il numero di cassonetti e per la frequenza di svuotamento. Meno preciso, ma attendibile. Se i cassonetti sono riempiti in maniera corretta. Se invece ci si butta dentro uno scatolone intero e non piegato, si occupa molto spazio per poco peso: si paga di più per meno peso.
  • Il sistema porta a porta, all'inizio, è anche un modo pratico per insegnare una corretta differenziazione dei rifiuti; è l'applicazione immediata di un vecchissimo proverbio: val più la pratica della grammatica. Imparo prima dagli esempi che dai volantini. E poichè c'è qualcuno che mi guarda (chi viene a raccogliere i rifiuti) applico sempre quello che già so, perchè non voglio fare brutte figure. L'aumento della raccolta differenziata comporta dei guadagni: o direttamente al comune, o al consorzio che effettua raccolta, smistamento e smaltimento. I guadagni ottenuti dalla maggior raccolta differenziata contribuiscono a ridurre il costo complessivo.
  • E' vero che la raccolta porta a porta è più costosa della raccolta tramite cassonetti: occorre più tempo e più personale. Ma il maggior costo di servizio è compensato dalla riduzione dei volumi (peso) e dai maggiori guadagni sulla differenziata e il riciclo. Le statistiche, riferite a elevati volumi di rifiuti e calcolate a livello regionale o addirittura nazionale, dimostrano che la raccolta tramite cassonetti è destinata ad avere un costo sempre maggiore, perchè incita a produrre maggiori rifiuti (è un aspetto di quella "comodità" di cui parlavo nel post precedente). Al contrario, la raccolta porta a porta dimostra una costante riduzione dei costi, fino a un limite oltre il quale, purtroppo, non scende ulteriormente: d'altra parte, non si può certo immaginare che possa diminuire lo stipendio di quelli che lavorano in quel settore!
E non bisogna dimenticare gli altri vantaggi derivanti da una corretta gestione dei rifiuti, intesa come minor produzione e maggior differenziazione. Cosa che si può ottenere nell'uno e nell'altro modo.
Minori rifiuti indifferenziati si traducono in minor necessità di inceneritori, minor lavoro di quelli esistenti, maggior qualità di aria e ambiente, minori costi in salute.
Maggior differenziazione si traduce in maggior riciclo, minor consumo di energia e, anche in questo caso, minor emissione di inquinanti e maggior salute.

Ma è indispensabile partire da un punto fermo: aumentare e migliorare la raccolta differenziata. Non importa se con cassonetti o con raccolta porta a porta, è importante farla e farla bene.
E a questo proposito, se l'amministrazione comunale c'è, per piacere batta un colpo!!!
E, ribadisco, per amministrazione comunale intendo tutti i consiglieri eletti, di maggioranza e opposizione: i primi potrebbero far sapere che cosa intendono fare; per i secondi non si capisce come mai non colgano al volo le opportunità e le proposte che arrivano dai cittadini. Quale migliore occasione per una opposizione costruttiva?
O forse non è ancora il momento giusto?
Ci si muove solo in prossimità delle elezioni, per sfruttare questi argomenti al fine di ottenere qualche voto in più?

5 commenti:

  1. BRAVISSIMO la tua esposizione è esauriente,sintetica e centra in pieno il problema.Rimango per ora dell'idea che la raccolta porta a porta non è ancora attuabile, però tutto quello che dici è molto interessante. Aggiungerei che sarebbe utile, per chi dispone di uno spazio verde (orto o giardino) utilizzare le apposite compostiere (qualche anno fa il CLIR le distribuiva gratuitamente) per riporre erbacce, foglie, sfalci ecc. + l'umido di casa. in questo modo si potrebbe ridurre ulteriormente la quantità di rifiuti da raccogliere.
    Importantissima come dici è l'informazione sull'argomento e la consapevolezza che ogni cittadino che collabora può contribuire a ridurre il costo della tassa smaltimento rifiuti.
    Non posso che manifestarti il mio apprezzamento per quello che stai facendo...avanti così
    Aspettiamo un cenno dall'amministrazione, speranzosi che q.no si degni di rispondere (magari le nuove quote rosa...)

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  2. L'argomento raccolta differenziata è sicuramente molto importante e non posso che essere grato ad angelo che lo proponga con così forte insistenza perché è bene che se ne parli ora sul web ma mi auguro anche molto presto dal vivo magari attraverso delle sedute pubbliche. Trovo molta convergenza dell'esposizione di angelo e di questi argomenti ne abbiamo spesso parlato in maggioranza e come ho già spiegato verbalmente (ad angelo) le soluzioni che si vedono dall' esterno sono spesso non applicabili. Personalmente ho proposto di avviare una campagna propagandistica per sensibilizzare i cittadini a utilizzare di più e meglio la raccolta differenziata e di produrre meno rifiuti ho proposto inoltre di applicare cartelli con slogan nei punti dove vengono abitualmente abbandonati rifiuti ( argine di sesia e ghiaione ). Mia opinione personale è quella di tentare di incentivare la raccolta differenziata inizialmente tramite una campagna informativa, valutarne i risultati per poter decidere eventuali ulteriori azioni.
    Ne approfitto per fare alcune precisazioni sulla videosorveglianza per affermare che le videocamere funzionano bene e sono state spesso determinanti per individuare quelli che sono stati definiti maleducati purtroppo sono poche e si pretende che coprano ampi spazi perdendo così in definizione. Era previsto un implemento della videosorveglianza aumentando gradatamente il numero delle videocamere considerato che il server consente notevoli implementi , purtroppo è stato uno dei primi progetti vittima dei tagli.
    Stefano Tonetti

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    1. Noi che proveniamo da Milano abbiamo, già da qualche anno, adottato e accettato senza indugi il metodo differenziato . Certo all'inizio c'è stata un po' di confusione, soprattutto per le persone anziane o menefreghiste, ma con una martellante campagna fatta praticamente porta a porta (volantini consegnatici dall'allora AMSA (CRI in Lomellina)distribuiti ai proprietari che a loro volta si facevano carico della distribuzione agli inquilini nelle caselle postali, il quartiere dove abitavo, di circa 1200 famiglie più esercizi commerciali, ha raggiunto un'alta percentuale (80) di corretta raccolta. Qui a Candia provvisoriamente, dal momento che per la quasi totalità si usa l'indifferenziata, proporrei di applicare sui cassonetti più usati dei semplici avvisi In forma immediata e semplice, con l'indicazione del materiale che NON deve essere immesso, del tipo "NO VETRI- PLASTICA –LATTINE-SCATOLAME- DOMOPACK- RIVISTE – CARTA E CARTONI". In generale penso che i nostri concittadini ne siano già informati, ma per "pigrizia" non ritengano di doversi uniformare. VEDERE l'avviso mentre stanno inserendo un sacchetto li potrebbe far riflettere. Come post scriptum, la minaccia di una sanzione, a seguito di una ispezione del CRI, potrebbe anche essere più...efficace. Giovanna Tosi

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    2. Carissima, non credo che dipenda dalla zona geografica, ma dalla sensibilità o informazione dei cittadini. Forse ai più sembrerà strano, ma le più innovative aziende nella gestione della raccolta differenziata sono al sud. Sempre a sud si trovano città e paesi al vertice della classifica di quelli che differenziano di più. Eppure convivono in un territorio che è stato alla ribalta per i casi di Napoli e Palermo. A Napoli uno dei quartieri più "virtuosi" è Scampia, nota soprattutto per la criminalità, che normalmente non brilla per sensibilità o senso civico. Eppure hanno una percentuale di raccolta differenziata superiore alla nostra.
      Sono d'accordo con te sull'informazione: volantini, adesivi, attività nelle scuole e, come ultima ratio, contravvenzioni. Che non possono essere applicate dal CLIR, ma devono essere previste dal comune nel proprio specifico regolamento. Che se non sbaglio esiste già: basta applicarlo.

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    3. Non intendevo rimarcare la "virtuosità" di Milano (che non è immune da critiche e cattive abitudini) e quindi non facevo assolutamente riferimento ad una zona geografica, ma semplicemente suggerire per Candia il metodo adottato nella zona della città che conosco bene e che ha dato così buoni risultati. Anni fa è stata l'Amsa (Clir) a fornire i volantini e adesivi che sono stati poi distribuiti da privati e società proprietarie di immobili. Lo stesso vale per le contravvenzioni che venivano recapitate ai proprietari o amministratori di condomini, i quali provvedevano ad addebitarle nelle spese condominiali o, se individuato il soggetto fedrifago tramite segnalazione sulla contravvenzione, col ritrovamento nei sacchi di corrispondenza ad esso intestata, all'individuo stesso. Ovvio che nel nostro caso il Comune fa le veci di un amministratore.

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