venerdì 5 ottobre 2012

Asilo e Stazione

Sulla pagina Facebook dell'Amministrazione Comunale sono comparsi molti interventi, di accusa, di difesa, di pura polemica e, fortunatamente, di proposta, che dimostrano la presenza di molti concittadini disposti a "mettersi in gioco" per il paese in cui vivono.
La petizione del giugno scorso, sull'Asilo Infantile, è stato un "mettersi in gioco" da parte di chi scrive e di altri 330 concittadini. 
Non ho alcuna intenzione di rinfocolare le polemiche che, anche allora, si sono sviluppate.
Dopo la consegna delle firme, avevo preparato una "Lettera aperta ai Candiesi", che voleva essere una risposta a quanti avevano sottoscritto la petizione e una proposta, rivolta ai Candiesi e all'Amministrazione.
L'evoluzione della faccenda, la comparsa dei manifesti, un accenno di divisione in paese fra favorevoli e contrari, mi hanno convinto a non proseguire e ad aderire invece alla pagina FB per continuare un dialogo che fosse comunque positivo.
C'è una battuta che è stata postata su FB da un nostro concittadino, e mi scuso con lui se non è precisa: "dici che litighiamo troppo. Io dico invece che abbiamo cominciato a dialogare". Si adatta benissimo a ciò che compare sulla pagina dell'Amministrazione Comunale.
Per forza di cose, all'inizio prevaleva la polemica e la critica: la possibilità di parlare apertamente, dopo tanto tempo di silenzio, ti porta a tirar fuori tutto ciò che ti è rimasto sul gozzo. Poi subentra il piacere di parlare, di scambiare idee, di proporre. Resterà sempre una vena polemica: ognuno tende giustamente a difendere la propria idea e la propria posizione. Poi affiorano le cose positive e quelle spiacevoli vanno a fondo.
Ho ricevuto anche critiche per non aver proseguito la polemica post-petizione e per non aver dato una risposta o una spiegazione a chi aveva sottoscritto la richiesta di vincolare l'Asilo.
Ma quale altra risposta avrebbe dovuto esserci? La petizione chiedeva il vincolo sull'Asilo e l'Amministrazione ha risposto che quel vincolo c'era.
Credo che il clima oggi sia molto meno acceso di quanto lo fosse fra giugno e luglio, quindi vi allego quella famosa lettera aperta perchè può essere lo stimolo a "mettersi in gioco" e a fare quel "passo avanti" che è stato il battesimo di questo blog.
Se volete, potete incominciare subito a "mettervi in gioco": questa lettera sarà disponibile solo a chi usa internet e legge questo blog. E gli altri? Vi faccio una proposta: stampate la lettera e distribuitela, lasciatela nella casella della posta dei vostri vicini, appendetela alla vostra porta di casa o al cancello. Fate qualsiasi cosa vi venga in mente, perchè possa avere la maggior diffusione possibile.

LETTERA APERTA AI CANDIESI

Buongiorno a tutti!
Qualcuno mi conosce, molti altri no.
Mi chiamo Angelo Bocca, sono venuto a vivere a Candia Lomellina nel 2005, naturalmente con mia moglie Maria Ludovica.
Lei è più conosciuta di me in paese. Qualcuno la conosce come Ica, qualcun altro soltanto come Ludovica. Negli ultimi anni si è impegnata come catechista per i bambini che si preparavano alla Prima Comunione.
Io, invece, insieme ad altri nostri concittadini ho organizzato gli incontri degli Asterischi, ai quali molti di voi hanno partecipato e ancora li ringrazio per la fiducia che hanno avuto in noi.

Come tutti sapete, in paese non esiste ancora una struttura a disposizione dei cittadini, che possa essere utilizzata per incontri, riunioni, manifestazioni, eventi.
Se possibile, viene concessa in uso la Sala Consiliare, molto bella, sicuramente di prestigio, ma che, per esempio, non è stato possibile utilizzare nel caso dell’incontro con il giudice Pier Camillo Davigo, per l’insufficienza dello spazio a disposizione.
Se possibile, viene concessa in uso l’attuale palestra/sala mensa della scuola elementare, se non vi sono ostacoli con la normale programmazione scolastica che, ovviamente, deve avere la precedenza.
Se possibile, viene concessa in uso la sala presso il Centro Sportivo, non sempre adatta alla riunioni che si possono organizzare.
Forse ci sono troppi “se possibile”, che non permettono di creare un efficiente calendario di eventi e manifestazioni. Possiamo aggiungerne un altro:
se possibile, in un prossimo futuro ci sarà il tanto atteso “Centro Polifunzionale”, che dovrebbe prevedere anche un’adeguata sala riunioni.

Ma una “sala riunioni”, che sia la Sala Consiliare, o il locale della scuola elementare, o la sala del centro sportivo o la futura sala del centro polifunzionale, serve soltanto, per l’appunto, a “riunioni”.
Difficilmente può essere utilizzata per altre manifestazioni, soprattutto se queste manifestazioni fossero in grado di richiamare pubblico e aderenti anche dai paesi vicini e avessero lo scopo di aiutare lo sviluppo anche economico del paese.
Difficilmente può essere utilizzata per fornire uno spazio di aggregazione, sicuro e controllato, ai giovani del paese, ai meno giovani e a tutte quelle iniziative già esistenti e che oggi si adattano alla meno peggio.
Difficilmente può diventare quello spazio accessibile a tutti e di cui tutti sono responsabili e nessuno proprietario, spazio che invece esiste in tanti altri paesi e che può diventare il centro di animazione del paese, in collaborazione con chi il paese lo amministra.
Non in opposizione, ma in collaborazione e supporto.
Un supporto reciproco, soprattutto svincolato dall’appartenenza a “maggioranze” o “opposizioni” che si creano ad ogni votazione.

Su queste poche considerazioni, che potrebbero prolungarsi ancora per molto (primo esempio di aggregazione e civile confronto), è nata l’iniziativa “Asilo Infantile”, alla quale molti di voi hanno dato supporto con una semplice firma. Per inciso, siete stati circa 300 a firmare, in pochissimi giorni!
Quale è, in effetti, la finalità di questa iniziativa?
Salvaguardare l’Asilo perché appartiene alla storia e alla memoria di Candia Lomellina.
Salvaguardare l’Asilo dal degrado, perché questo è il possibile futuro, se non verrà più utilizzato.
Salvaguardare l’Asilo dalle ipotesi di vendita, anche future, perché in momenti di crisi (che aggredisce non soltanto lavoratori, imprenditori e cittadini, ma anche le amministrazioni pubbliche) la vendita di beni pubblici può servire a fornire un attimo di respiro alle casse comunali.
Salvaguardare l’Asilo, per quanto è possibile ai cittadini, per salvaguardare anche le casse comunali, togliendo gli oneri di gestione e facendo in modo che, con eventi e manifestazioni di vario tipo, quegli oneri si ripaghino da soli.

In questa ottica, da alcuni mesi avevo preso informazioni anche sull’edificio della Stazione. E ho avuto la conferma che anche quell’edificio potrebbe essere ottenuto dalle FS a titolo gratuito, purché la richiesta provenga dall’Ente Comunale.
E ho sondato il Comune in questo senso, ottenendone però un cortese, fermo e in parte motivato rifiuto: le casse comunali non possono assumersi tale onere.
Credo che il rifiuto sia motivato soltanto in parte, perché l’obbiettivo non era quello di procurare altre spese al Comune, ma soltanto di ottenere uno spazio, come è stato definito prima.  Sono infatti d’accordo con l’amministrazione: in questo momento non può assumersi altri costi.

Subito dopo, si è presentata l’opportunità “Asilo Infantile”. Meglio della Stazione, perché è un edificio comunale e quindi l’iniziativa mantiene una proprietà comunale e ne toglie i costi dal bilancio. La Stazione, invece, avrebbe portato certamente benefici ai cittadini, ma solo marginalmente al comune.
Riusciremo a portare questo progetto a buon fine?
Non lo sappiamo: potrete dircelo voi.
Riusciremo a rendere questo spazio autosufficiente?
Non lo sappiamo: potrete dircelo voi.
Riusciremo ad avere il supporto del paese?
Non lo sappiamo, ma le firme raccolte ci fanno ben sperare.
Abbiamo qualche progetto?
Alcuni li abbiamo noi, molti altri senza dubbio li avete voi. Li esporremo, ne discuteremo, ne valuteremo i pro e i contro e, tutti insieme, decideremo quali saranno i più validi ed efficaci. Soprattutto, saranno progetti condivisi.

Ci sono molti interrogativi che non hanno ancora una risposta, perché la risposta dipende da tutti noi.

Personalmente, ho soltanto una certezza:
se si prova a fare qualcosa, si può riuscire, ma si può anche avere un risultato negativo;
se non si prova, il risultato sarà comunque e sempre negativo.
Noi ci proviamo. Volete unirvi a noi?


Angelo Bocca



Se volete qualche informazione in più, o volete fornire la vostra disponibilità:

0384759090

2 commenti:

  1. circa 9 anni fa è stata una mia iniziativa chiedere al comune un locale dove poter svolgere attività artistiche sopratutto disegno pittura e scultura,senza scopo di lucro,il mio apporto era di trasmettere l'esperienza ottenuta in passato nell'accademia di Brera, senza nessun compenso solo per avere un rapporto diretto con persone che come me amano l'arte.Il risultato ottenuto anche se non siamo in tanti è motivo di soddisfazione.L'anno scorso come gruppo abbiamo fatto una mostra di pittura a Mortara nel Palazzo del Moro.Oggi ci sono progetti per un laboratorio aperto a idee artigianali che sarà condotto Da Maria Rosa Clerici per questo si è fatta domanda scritta al comune,per ottenere uno spazio più grande che si trova nell'x asilo,sembra che presto avremo questo desiderio esaudito.
    Bello sapere che c'è qualcuno per mezzo di questo blog che si interessa di portare un pò di vivacità e partecipazione, quindi non posso fare altro che complimentarmi e augurare un buon riscontro da parte degli abitanti di Candia.
    Cordiali Saluti
    Delia Smit Bonazzoli

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    1. Carissima, mi fa molto piacere il tuo (posso?) intervento su questo blog. La tua attività è la dimostrazione di quanto sia falsa la convinzione candiese che "le iniziative durano un paio d'anni e poi muoiono". Infatti la tua dura da una decina d'anni. Quando abbiamo fatto la petizione per l'Asilo, uno degli obbiettivi, non dichiarato apertamente, era proprio quello che parte di quei locali avrebbero potuto fornire una sede più adeguata per gli "artisti" di paese. Certamente con una "luce" diversa da quella ottenibile nello spazio sotto i portici della piazza. In parte l'obbiettivo è compreso nella "lettera aperta" che non ho avuto il coraggio di diffondere in tutto il paese. I progetti ci sono, nella testa di chi ha promosso a suo tempo la petizione, e soprattutto nella testa di chi, in silenzio ma con costanza e tenacia, già li attua e li porta avanti.
      E personalmente sono convinto che operare tutti assieme, nel rispetto delle specifiche diversità, possa portare a sinergie utili e vantaggiose per tutti.

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