Analisi razionale applicabile a qualsiasi oggetto di pensiero, concreto o astratto, e volta all'approfondimento della conoscenza e alla formazione di un giudizio autonomo.
Giudizio negativo, disapprovazione.Due definizioni di "polemica" (dizionario Sabatini - Coletti):
Controversia vivace e combattiva condotta da due o più persone in pubblici dibattiti o mediante interventi scritti, articoli di giornale ecc. Sinonimi: diatriba, disputa.
Discussione dettata da animosità e condotta spesso solo per il gusto di contraddire gli altri.Da luglio blog e facebook ospitano interventi di cittadini che esprimono il loro parere, non astenendosi da critiche e polemiche.
Nella stragrande maggioranza degli interventi si nota l'applicazione della "critica", in entrambi i sensi definiti prima: il giudizio negativo o la disapprovazione, con la motivazione di analizzare razionalmente i fatti per arrivare alla formazione di un giudizio autonomo.
O, a volte, la polemica intesa come controversia fra due differenti visioni di uno stesso argomento.
Gli interventi che rivestono queste caratteristiche, a mio modo di vedere, sono orientati alla comprensione dei fatti, alla evidenziazione di errori, alla proposta di comportamenti alternativi, al disegno di proposte e progetti.
In pratica, una "protesta/proposta" che tende a dimostrare la presenza di idee differenti sugli stessi argomenti, per cercarne una sintesi comune nell'obbiettivo di una crescita. Anche l'evidenziazione di errori (o presunti tali) per capire come evitarli nel futuro.
Questa attività, che ritengo molto positiva, è stata possibile per due fattori concomitanti:
- l'apertura della pagina facebook "Amministrazione Comunale di Candia Lomellina", sulla quale ognuno di noi può scrivere quello che gli passa per la testa in riferimento alle modalità di amministrazione del paese e ai fatti conseguenti;
- l'apertura di questo blog, sul quale io propongo argomenti e chi vuole può commentare, criticare, aggiungere, specificare.
Poi ci sono, purtroppo, i pochi che usano la polemica "solo per il gusto di contraddire gli altri", rinfocolando la tesi secondo la quale la scelta di persone e decisioni non è fatta per analisi razionale e "scelta positiva", ma per antipatia/simpatia e "scelta per esclusione": cioè la scelta che si fa non "a favore" di qualcuno, ma "contro" qualcun altro.
Che è, sempre e comunque, una scelta di tipo negativo e certamente non orientata al futuro.
Non a caso questo tipo di polemica è definito "sterile": perchè non ne può nascere niente di positivo o che abbia un futuro.
Credo che sia arrivato il momento di analizzare, ancora, i possibili errori del passato, ma contemporaneamente proporre i possibili rimedi per il futuro.
Continuare a guardare in basso, per verificare chi ce l'ha più lungo, porta all'unico risultato di non vedere dove porta la strada che stiamo percorrendo e rischiare di sbattere il muso sul classico palo.
Concordo Angelo, però a volte molte critiche sono sterile anche solo per il fatto che riguardano argomenti o discussioni del passato.
RispondiEliminaCome la questione scuole medie: ormai il caso è quasi definitivo perciò è inutile dire "si poteva fare...si doveva fare...si sapeva...."; il danno, se di danno si vuole parlare, c'è e queste chiacchiere da "BAR" servono solo per alimentari discussioni vuote.
Meglio concentrarsi, come hai fatto tu per la casa dell'acqua, se situazioni attuali che possono essere modificate e migliorate.
Non bisogna dimenticare gli errori o le cattiva valutazioni del passato ma fossilizzarsi solo su di essi, come sembra essere di gran moda durante i consigli comunali, serva solo a misurarazioni più accurate per la famosa gara di "chi lo ha più lungo".
Guardiamo avanti per favore...
Hai perfettamente centrato il problema! Posso soltanto aggiungere che la discussione su "casi chiusi", spesso non più modificabili, ha senso soltanto se serve ad analizzare ciò che è stato fatto, o non fatto, perchè possa servire come esperienza per il futuro e per non ripetere gli stessi errori, se errori ci sono stati.
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