domenica 17 febbraio 2013

Trasparenza e costi della politica

In tema di trasparenza, potremmo uscire un attimo dai confini del nostro Paese e guardare qualcosa di più vasto e di maggior interesse, almeno in questo momento.
C’è un movimento politico che cerca di fare, della trasparenza, il suo cavallo di battaglia (insieme ad altri). E che combatte, ormai da tempo, contro “i privilegi della casta”.
Quel movimento, con atteggiamento molto trasparente, ha pubblicato un “Codice di Comportamento per i parlamentari Eletti”. E su questo Codice si legge:
“L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato).”
Un bel gesto quello di ridursi lo stipendio mensile e rimandare al mittente il  di più.
Inoltre, anche negli ultimi interventi nelle piazze di tutta Italia, si grida per “abolire il vitalizio dei parlamentari”. Che sarebbe in linea con il dimezzamento dello stipendio mensile. Infatti (?) il Codice dice:
“I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfetaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.”
E incomincio a non capire. “Trattamento pensionistico” corrisponde a “vitalizio” o no? Quindi, si elimina il “vitalizio” per tutti i parlamentari, ma è consentito il “trattamento pensionistico” per i parlamentari di quel movimento?
Dal sito di Camera e Senato si ricava che il trattamento economico dei parlamentari è costituito da un compenso mensile (stipendio) e da una serie di rimborsi. Il primo è pari a circa 10.000 euro lordi al mese; i rimborsi assommano a circa 14.000 euro/mese (fonte: Camera dei Deputati). I parlamentari di quel movimento, per moralizzare tutto l’ambiente, si accontenteranno di soli 19.000 euro al mese (lordi, ovviamente). Se ragioniamo sul netto, solo lo stipendio è soggetto a ritenute e tasse. Per i parlamentari “normali” i 10.000 euro diventano circa 5.000 netti (detratte: tasse, ritenuta sanitaria, ritenuta previdenziale, ritenuta per fondo di fine mandato); aggiungendo i 14.000 di rimborsi vari e assortiti, il totale è pari a 19.000 euro/mese. Per i parlamentari di quel famoso movimento, invece, i 5.000 lordi dovrebbero diventare 2.500, mantenendo le stesse detrazioni. Aggiungendo i 14.000 di rimborsi vari e assortiti, il totale diventa pari a 16.500 euro/mese: 2.500 euro in meno. Ma il famoso dimezzamento dov’è?
Naturalmente quel movimento si scaglia anche contro i rimborsi previsti per i “portaborse”.
Per i parlamentari “normali” è compreso nei già detti 14.000 euro/mese di rimborsi vari e assortiti. La voce è: rimborso delle spese per l'esercizio del mandato e prevede una somma mensile di 3.690 euro: per il 50% a forfait (quindi garantita); per l'altro 50% solo in presenza di collaboratore (portaborse) regolarmente assunto e nei limiti del compenso riconosciuto. Come dire che, se non c'è il collaboratore o il contratto, quei 3.690 euro diventano la metà (fonte: Camera dei Deputati).
E invece quel movimento cosa prevede? Certamente qualcosa di più sobrio anche se non dovrebbe prevedere nulla, perché i rimborsi li prende già tutti, nessuno escluso. Infatti dice:
“Le persone eventuali di supporto ai parlamentari se previste per legge, per la loro attività non potranno superare un rimborso economico di 5 mila euro lordi mensili.”
E qui, naturalmente, mi sorgono altri dubbi. Questi 5000 sono in più? E’ un caso che siano quasi pari al “dimezzamento” (teorico) del compenso mensile? Perché i parlamentari di questo movimento prevedono un costo così alto per i loro portaborse, mentre per gli altri parlamentari (quelli normali e spendaccioni) il costo massimo previsto (e rimborsabile) è inferiore ai 2000 euro/mese? E' strano che nel codice non si preveda il divieto di assumere, come collaboratori, i parenti. Vuoi vedere che quello che esce dalla porta rientra dalla finestra?
E' su questo esempio che si prevede di portare avanti la "riduzione dei costi dello stato"?

Sinceramente, a me non interessa (ora) discutere se il compenso dei parlamentari è tanto, troppo o immeritato (quest’ultimo senza dubbio).
Quello che mi da più fastidio è sentirmi preso in giro: Dimezziamo i costi della casta! Ma vai avanti tu, che a me viene da ridere.

A volte la trasparenza è feroce: se non fai ciò che dichiari (e scrivi) ti tiri delle martellate sui denti. Da solo.
Purtroppo, molto spesso ci accontentiamo delle dichiarazioni, senza fare lo sforzo di controllarle.

Fonte: “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” (http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php)

6 commenti:

  1. Quindi secondo te per chi dobbiamo votare? Per chi ci ha fregato e mandato in malora? (questo è un dato di fatto) Molti voteranno il 5 stelle non perchè ci credono, ma semplicemente per mandare fuori dai piedi un po' di gente che è una vita che se la spassa alla grande raccontandoci un gran sacco di palle..

    RispondiElimina
  2. Ognuno vota secondo la sua personalissima scelta. Io non sono certo la persona adatta a fornire consigli e neanche voglio farlo. A me sembra che da parecchi anni molti di noi votano non per convinzione della loro scelta, ma per "punire" qualcun altro. E' il cosiddetto "voto di protesta" o "voto contro". Che purtroppo e spesso si traduce in "dalla padella alla brace". Secondo me, il grosso rischio che si corre con il "voto contro" è quello di una semplice sostituzione: agli incompetenti di prima sostituisco gli incompetenti di adesso. A chi raccontava palle prima, sostituisco chi ne racconta di più grosse. Ci sono sempre stati gli slogan: "Credere, obbedire, combattere"; "Potere al popolo"; "Roma ladrona". E si è visto come è finita. Adesso possiamo seguire altri slogan. O vedere se dietro agli slogan c'è un po' di sostanza. Almeno un pochino. Sarà sempre meglio di niente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ESISTE ANCHE IL VOTO PER DISPERAZIONE E IL NON VOTO....guarda che qui siamo messi proprio male

      Elimina
    2. Il "voto per disperazione", il "non voto" e il "voto contro" sono sempre esistiti e sono l'espressione della contrapposizione e della delusione o disillusione. Il voto contro purtroppo è sempre stato il più frequente, a partire dalle prime elezioni della repubblica, dopo la guerra. Forse i più giovani non se lo ricordano o non l'hanno mai saputo, ma un manifesto della DC diceva: "Nel chiuso dell'urna Dio ti vede, Stalin no!". Nel 1976 Montanelli tirò ancora la volata alla DC con il famoso slogan: "votare DC turandosi il naso". Poi, come ho già ricordato, sono arrivati "Roma ladrona" e anche la "gioiosa macchina da guerra". Oggi, nelle condizioni in cui siamo, ci attacchiamo ancora agli slogan o cerchiamo di capire cosa vogliono fare i diversi candidati, come lo vogliono fare e a spese di chi?
      70 anni di "voto contro", che a quanto pare ci hanno portato in queste condizioni, non ci hanno ancora insegnato che il "voto contro" o quello "per disperazione" creano soltanto danni? E i danni li subiamo soltanto noi?
      Uno dei miei datori di lavoro, in un momento di crisi dell'azienda, disse: "Siamo arrivati al fondo. Bene! Smettiamo di scavare!"

      Elimina
  3. Oggi ho letto un articolo che parlava di benessere alimentare e fra i vari argomenti consigliava di non andare a fare le spese in prossimità dei pasti , perché in quel momento avremmo comperato più cibi considerati meno sani come gli snek (cibi spazzatura).
    Credo che in un certo qual modo ci si debba comportare così anche quando si va votare cercando di capire chi meglio ci può rappresentare estranianandolci dalle logiche dettate dalla campagna elettorale che mette in risalto soprattutto le contrapposizioni piuttosto che gli elementi di concreta azione politica. Intendendo il termine politica con il suo reale significato etimologico .
    Stefano Tonetti

    RispondiElimina
  4. Il servizio fornito da blogspot mi ha informato, via mail, dell'aggiunta di tre nuovi commenti a questo post. Questi commenti, però, non sono comparsi su queste pagine. Poichè sono "corposi", mi permetto di farne un apposito post.

    RispondiElimina